gli emendamenti necessari al decreto pnrr 3 pnrr

 

Il 24 febbraio scorso, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto PNRR 3 che, guidato dalla parola d’ordine “urgenza”, prevede tutta una serie di modifiche che, da ora in poi, governeranno l’implementazione del Piano.

In particolare, il decreto prevede cambiamenti notevoli a livello di governance e semplificazione del Piano, con norme che vanno a influire molto sulle procedure, con particolare preoccupazione relativamente al deficit di partecipazione che la cittadinanza dovrà subire (nuovamente) nel processo di implementazione del Piano.

Un esempio lampante riguarda l’abolizione del Tavolo di Partenariato che, seppur spesso criticato, rappresentava comunque l’unico foro di partecipazione della società civile e mezzo attraverso il quale rappresentare le proprie istanze.

Ma non solo: il decreto non opera sostanziali passi in avanti in termini di trasparenza, non indicando termini e scadenze per la pubblicazione dei dati e dei documenti che da tempo la società civile chiede, oltre che procedere verso un accentramento dei poteri in materia di governance, un sempre maggior ricorso ai poteri di sostituzione e l’abolizione delle procedure di analisi ambientali (VIA, VAS, ecc.).

Proprio a causa di tutte queste storture e mancanze, l’Osservatorio Civico PNRR e la campagna Dati Bene Comune, con il prezioso aiuto e supporto di molte altre Organizzazioni della Società Civile1, hanno presentato in Senato delle proposte di emendamento, che ci auguriamo vengano recepite per perseguire il comune obiettivo di un PNRR trasparente, partecipato e realmente funzionante.

 

 gli emendamenti necessari al decreto pnrr 3 conferenzaTrasparenza e monitoraggio
Chiediamo modifiche all’art. 5 del decreto, attraverso il rispetto di tutte quelle disposizioni di legge che già esistono, oltre che tempi certi relativi alla pubblicazione dei dati.

In particolare, attraverso una proposta di modifica al comma 3, domandiamo che vengano pubblicati in formato open tutti i dati previsti ai sensi dell’art. 6 del DPCM del 15/09/2021 sul portale governativo Italia Domani (o su altro portale), che avrebbe da tempo dovuto essere arricchito nella sua sezione open data ma che, come già denunciato, presenta una scarsità di informazioni che non permettono nessun tipo di controllo o monitoraggio. Richiediamo, inoltre, che siano resi pubblici anche gli indicatori di impatto sulle priorità trasversali del piano (genere, generazionali, territoriali), oltre che una loro repentina pubblicazione entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge di conversione il loro successivo aggiornamento almeno ogni tre mesi

 

Partecipazione
Data l’abolizione del Tavolo di Partenariato, chiediamo che alle sedute della Cabina di Regia sia garantita, in continuità con il passato, la partecipazione degli stessi membri che dapprima sedevano al Tavolo e che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri vengano definiti solamente gli ulteriori membri che, in base alla loro rappresentatività, vi parteciperanno in aggiunta di quelli già precedentemente previsti. Oltre ciò, chiediamo anche che l’agenda di almeno due riunioni a semestre della Cabina di Regia sia concordata con i membri stessi che vi partecipano, in modo da garantirne una partecipazione attiva e reale in tema di implementazione del Piano.

 

 

Procedure ambientali
Chiediamo la soppressione della lettera C) dell’art. 15 del decreto, che prevede che, in casi di urgenza, si possa procedere attraverso un’esenzione dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

La norma, oltre che profilarsi problematica sotto alcuni aspetti procedurali (come spiegato nella relazione illustrativa all’emendamento) appare in aperta contraddizione con il principio DNSH (Do Not Significant Harm), pilastro fondamentale che regola tutti i finanziamenti previsti dal Next Generation Eu.

Per un esame specifico sul decreto e sulle richieste di emendamento, pubblichiamo qui di seguito la MEMORIA INVIATA ALLA V COMMISSIONE DEL SENATO.

 


1 Per il contributo si ringraziano tutte le organizzazioni che hanno contribuito con le loro idee e la loro professionalità alla memoria inviata al Senato, in particolare: ActionAid Italia, Aip2, Altro Modo Flegreo, Aps Pro San Vito, Associazione Analisti Ambientali, Bankwatch, Bene Comune Cernusco, Cittadinanzattiva, Comitatus aquilanus, Confcooperative-Federsolidarietà Puglia, Consorzio per Valutazioni Biologiche e Farmacologiche, Federazione nazionale Pro Natura, Fondazione Etica, Fondazione Openpolis, Forum Disuguaglianze e Diversità, Generazioni Future, Greenhouse Gas Management Institute – Italia, Infonodes, Legambiente, LIBenter, Libera Bologna, Movimento Europeo, Ondata, Period Think Tank, Progetto Gedeone, REACT, scuola capitale sociale, SNOP - Società Nazionale Operatori della Prevenzione ETS, Stati Generali dell’Innovazione, UAAR.

NEWS

CONTATTACI